lunedì 1 ottobre 2007

Da dove veniamo, dove andiamo...

Esserci...
questa parola ha cominciato a diventare un senso costante dellanostra vita tre anni fa, quando, il 27 ottobre 2004,nostra figlia Eliana èpartita per l'ultimo dei suoi tanti viaggi: un viaggio senza ritorno.... e lei ci è andata con un sorriso.
Quel sorriso ci porta a credere che ci sia un senso anche in quell'ultimo respiro terreno e che quello sia solo un piccolo, labile confine fra una vita terrena e una nuova esistenza che ci svelerà il mistero del vivere,della gioia e del dolore.Eliana se n'è andata, ma qui ha lasciato il suo tempo vissuto e, percorrendo i sogni e l'intensità dei suoi pochi anni, ha lasciato i suoi pensieri e il ricordo di essi.

Veniamo da un giorno mai troppo lontano nel nostro pensiero, veniamo dal profondo di una voragine dalla quale non si può far altro che risalire. Allora abbiamo radunato tutte le forze che ci sono rimaste e abbiamo cominciato questa risalita. Lo facciamo portando con noi questa presenza che non ci abbandona mai e che ha lasciato in noi ciò che conteneva: la speranza per un domani che valga la pena di vivere.
Voglio usare parole che avevamo già scritte tempo fa: "Ferma convinzione di Eliana era che, attraverso la ricerca interiore e culturale alla scoperta di sé e del mondo, si potesse conseguire quella conoscenza che ci fornisce gli strumenti per costruire e realizzare un progetto di vita personale, indispensabile a ognuno di noi sulla strada della crescita individuale e civile." Questo è il futuro verso il quale vogliamo andare e lo facciamo portando il nostro piccolo contributo alla promozione della cultura nei suoi vari aspetti: la musica, il teatro, la danza... la solidarietà, perché la solidarietà è uno dei migliori prodotti della cultura.

Quindi noi siamo QUI, a vivere il nostro tempo in compagnia del suo tempo vissuto, rimaniamo qua, figli di quella che ieri è stata nostra figlia, a tentare di seguire il suo insegnamento.Così ogni giorno proviamo ad "esserci, perché il ricordo diventi futuro". Esserci perché non si debba mai disperdere quel piccolo patrimonio diumanità e di intelligenza che ognuno di noi è, o è stato nel suo tempo divita, ma rimanga energia da portare avanti nel futuro, insieme a tutti noi,in questo difficile viaggio che è l'essere uomini in cammino dentro una speranza di giorni migliori, una speranza che non dobbiamo mai lasciar morire.
Rita e Renato Castelli.